Pessotto, misura annullata: «Non c’è prova di corruzione»

GAIARINE (TREVISO). Se da un lato la procura della Repubblica di Pordenone chiede il rinvio a giudizio di Gianluigi Pessotto, 63 anni di Gaiarine, per corruzione nei confronti di un funzionario dell’Agenzia delle Entrate assieme ad altre tre imputati, dall’altro la difesa con l’avvocato Guido Galletti fa registrare punti pesanti a proprio favore.
Il motivo? Semplicemente perché la Corte di Cassazione, mercoledì scorso, ha respinto il ricorso della procura contro la decisione del tribunale del Riesame di Triste che aveva annullato la misura cautelare dell’interdizione di Pessotto dalle sue funzione di amministratore della società, sottolineando il fatto che non c’è alcuna prova della corruzione ipotizzata dalla procura di Pordenone.
La vicenda è quella nota e vede Pessotto accusato di aver corrotto un funzionario dell’Agenzia delle Entrate, in cambio di alcune informazioni, con alcune regalie e il prestito di un furgone. Un’accusa che costò a Pessotto la misura interdittiva decisa dal giudice delle indagini preliminari di Pordenone.
Cosa accadde successivamente? La difesa, con l’avvocato Galletti, impugnò davanti al tribunale del Riesame la misura interdittiva decisa dal gip. I giudici del Riesame accolsero le argomentazioni della difesa annullando la misura decisa dal gip, nonostante la procura di Pordenone avesse aggravato il capo d’accusa sostenendo che oltre a regalie e prestito del furgone, Pessotto avrebbe corrotto il funzionario anche con la promessa di una futura assunzione.
Mercoledì scorso, dunque, la Cassazione ha rigettato il ricorso della procura, non solo confermando la tesi del Riesame dell’assenza di prove di corruzione tra Pessotto e il funzionario, ma ha anche accolto il ricorso della difesa annullando il sequestro di telefonini e documenti eseguiti dal pubblico ministero.
Pessotto e il funzionario hanno sempre respinto con decisione l’accusa di corruzione sottolineando di essere soltanto stretti da un rapporto di solida e datata amicizia. —
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