Perizia “di parte”, due medici a giudizio

Dovranno comparire davanti al giudice per rispondere del reato di abuso d’ufficio: protagonisti della vicenda due noti medici, Carlo Schenardi, medico legale, criminologo e psichiatra forense, e Franco Bassetto, direttore della Chirurgia plastica dell'azienda ospedaliera di Padova (in qualità di perito ausiliario). Alla base della decisione del giudice per le indagini preliminari c’è un'incompatibilità così evidente da convincerlo a rigettare la richiesta di archiviazione e disporre il rinvio a giudizio.
La vicenda inizia nel 2012, parte offesa una 67enne trevigiana, difesa dall'avvocato Luigi Fadalti. Prima la mastectomia, poi la ricostruzione al seno attraverso un intervento che secondo la donna non sarebbe stato effettuato correttamente. Quindi l'avvio del tortuoso iter legale con una causa di risarcimento danni (per gli esiti dell'operazione, avvenuta nel 2012 nel Centro di Medicina Spa di Treviso) che poi si è tramutata in un esposto in Procura contro il perito nominato dal tribunale. Nel mirino dell’ex paziente erano finiti (oltre al medico che ha eseguito l'intervento) appunto il professor Franco Bassetto, direttore della Chirurgia plastica dell’azienda ospedaliera di Padova (in qualità di perito ausiliario) e il perito “originario” del tribunale, Carlo Schenardi.
Siamo nel 2013: avviato il procedimento per il riconoscimento del pregiudizio occorso dall'intervento di ricostruzione mammaria, il tribunale nomina un perito, per verificare l'eventuale responsabilità medica. Il primo specialista ha dovuto declinare. Motivo? La dottoressa era legata da un rapporto di lavoro con il Centro di Medicina Spa. Viene dunque nominato un secondo medico legale, Carlo Schenardi. Che accetta, decidendo però di delegare - data la sua specialità- a un ausiliario, il professor Bassetto, che ha eseguito la perizia. Bassetto nella relazione esclude le responsabilità legata all'esito dell'intervento del 10 dicembre del 2012. Peccato che Bassetto all'epoca «prestasse opera» nel Centro di Medicina Spa di Treviso ma non lo avrebbe mai comunicato al palazzo di Giustizia. La paziente ha raccolto dunque tutta la documentazione e ha presentato l'esposto, ipotizzando il reato di falsa perizia o di abuso d'ufficio. Il pm De Bortoli aveva chiesto l'archiviazione del procedimento, ma ieri il gip Angelo Mascolo ha disposto il rinvio a giudizio sia per Schenardi che per Bassetto, ipotizzando per entrambi il reato di abuso d'ufficio.
In dubbio non viene messa l'esattezza del responso tecnico, poi confermata da una successiva perizia. Il gip, però, ha ritenuto che Bassetto, prestando opera nel Centro di Medicina, avrebbe dovuto astenersi dall'incarico: da qui il rinvio a giudizio.
Serena Gasparoni
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