Non si farà la nuova casa di riposo Comune e Rao archiviano il progetto

ODERZO. Il Comune di Oderzo e la Residenza per anziani di Oderzo (Rao) hanno definitivamente messo una pietra tombale sopra il progetto di edificare una nuova casa di riposo nei terreni attualmente di proprietà dell’istituto nella zona fra via Cimitero e via don Luigi Monza.
È stata la giunta di Maria Scardellato a sancire definitivamente questa marcia indietro del Comune che ormai nel lontano, 2010 tramite la prima amministrazione di Pietro Dalla Libera, aveva prospettato la costruzione di un nuovo polo per gli anziani per venire incontro alle esigenze di Rao, che da molto tempo aveva bisogno di nuovi spazi per ampliare la propria attività. Ma la costruzione del nuovo edificio non era più stata ritenuta necessaria da quando l’istituzione controllata dal Comune e l’amministrazione comunale stessa si erano accordate per assicurare in altro modo alla struttura ciò di cui aveva bisogno. La Rao, infatti, ha annunciato nel luglio scorso che ristrutturerà parte della residenza e trasferirà i propri uffici amministrativi all’ex Pretura. Quel bene le è stato concesso dal Comune, che in cambio è entrato in possesso di 42 mila euro e di tre appartamenti che ora destinerà ai servizi sociali comunali.
Con la delibera di giunta che sancisce lo stop al progetto, l’amministrazione prende atto di un dato di fatto: «La strategia di Rao è cambiata radicalmente, e con questo documento ne prendiamo atto», spiega l’assessore Vincenzo Artico. La marcia indietro sul progetto non vieta comunque a Rao, che resta proprietaria del terreno che si trova a nord del cimitero dove si sarebbe dovuto costruire la nuova casa di riposo, di costruirvi in futuro qualcos’altro: «Vedremo se e cosa si farà del terreno», continua Artico. In questo momento, tuttavia, sembra che la Rao sia più propensa a disfarsi del terreno (15 mila metri quadri) vendendolo al mercato immobiliare, per la verità ancora in grande crisi, piuttosto di volerci edificare qualche nuova struttura: questo infatti è stato comunicato il 4 marzo dall’istituto agli uffici comunali. «Riteniamo che la Rao svolga un servizio importante per la comunità e abbiamo avallato le sue nuove strategie. La struttura è fondamentale per il territorio», conclude l’assessore.
Non verrà toccato nemmeno il bacino di laminazione delle acque meteoriche che sorge sul Navisego, realizzato tempo fa come opera di compensazione idraulica: a occuparsene sarà il Comune. Anche la Regione, che avrebbe finanziato la costruzione della nuova opera, ha accettato la nuova linea seguita dalla struttura.
Niccolò Budoia
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