Nel cielo di Chiarano appare un grifone «Avvistamento raro»

CHIARANO. Sono tarnati grifoni nella Marca: a Chiarano è stato avvistato ieri mattina uno straordinario esemplare di questo rapace a rischio d'estinzione. Uno dei pochi, che popolano il nostro Paese, dove se ne contano qualche centinaio. Meno di duecento in Sardegna, tra Alghero e Bosa, qualche decina in Sicilia e un'ottantina di esemplari che nidificano negli anfratti del monte Velino in Abruzzo, dove è in corso il ripopolamento.
Erano anni che non se ne vedeva uno nella provincia trevigiana. La bella scoperta è stata fatta da due volontari di Ekoclub International, rimasti colpiti dall'aspetto di questo inatteso ospite, tra i più grandi volatili d'Europa con un'apertura alare che supera i tre metri. Sul posto è subito accorsa la Polizia provinciale che ha accertato la presenza dell'animale e il suo stato di buona salute. Munito di anello, il grifone di Chiarano proviene, molto probabilmente, dalla colonia di Forgaria, nel Friuli Venezia Giulia.
Il suo atterraggio nel trevigiano è forse legato ai repentini cambiamenti climatici in corso, come spiega l'ornitologo Francesco Mezzavilla: «E' una segnalazione molto interessante, parliamo di un uccello incredibile, per dimensioni e resistenza. In questo periodo la colonia di Udine si sposta generalmente più a sud, verso Grecia e Bulgaria, a volte addirittura fino in Africa o in Israele. È possibile quindi che, con il temporale e il vento che ci sono stati nei giorni scorsi, il grifone sia arrivato a Chiarano uscendo leggermente di rotta».
Questo rarissimo avvistamento nella Marca lascia quindi ben sperare sulla sopravvivenza del rapace nel nostro territorio e sul successo delle campagne di ripopolamento, ricorda l'esperto: «I grifoni, da non confondere con gli avvoltoi, si riconoscono per il becco adunco, il collo implume bianco e il piumaggio marrone. Sono degli utili spazzini per l'ecosistema in quanto si nutrono di carcasse di animali. Parliamo infine di una specie molto mobile e dotata di una resistenza incredibile. Grazie alla tecnica del volo veleggiato questi uccelli possono fare anche molta strada senza stancarsi».
Ne sono la dimostrazione alcuni avvistamenti sul Gran Sasso e sul monte Pizzoc che fanno ben sperare in una riconquista del Bel Paese da parte di questo re dei cieli.
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