Muore appena atterrato a Città del Messico da Vittorio Veneto

Fabrizio Valente, titolare dell’Enoteca di viale Trento e Trieste stroncato dall’infarto in aeroporto, andava a trovare la sorella

VITTORIO VENETO. Muore in Messico stroncato da infarto Fabrizio Valente. Il notissimo titolare dell’Enoteca di viale Trento e Trieste aveva 63 anni. “Bicio”, così lo chiamavano tutti, era partito venerdì dall’Italia assieme alla moglie Cinzia e un’amica. Aveva fatto scalo a Madrid diretto a Città del Messico. Avrebbe poi dovuto imbarcarsi su un altro aereo per raggiungere Baja California, dove la sorella possiede una casa.

Invece, appena atterrato nella capitale messicana, si è accasciato improvvisamente al suolo. . Valente è stato immediatamente soccorso in aeroporto e trasportato d’urgenza nell’ospedale più vicino. Una corsa contro il tempo nella speranza di poterlo salvare. I sanitari messicani pensavano a un intervento chirurgico in extremis. Ma tutto è stato vano. Fabrizio non ha più ripreso conoscenza e dopo poche ore è deceduto.

L’oste vittoriese era partito per trascorrere alcuni giorni di vacanza assieme alla sorella nella casa in Baja California. Non risulta che avesse mai avuto particolari problemi di salute. La morte risale a sabato e la tragica notizia si è sparsa dopo l’annuncio dato dalla moglie. Una notizia arrivata come un fulmine a ciel sereno che ha lasciato senza parole conoscenti e avventori della storica Enoteca. Il rientro della salma avverrà nei prossimi giorni appena saranno espletate tutte le pratiche per il rimpatrio dal Messico.

Fabrizio Valente gestiva da 33 anni l’Enoteca a pochi passi dalla stazione ferroviaria. Era figlio del generale Michele Valente, piemontese, scomparso dodici anni fa, famoso per aver combattuto ad El Alamein in Nord Africa dove fu decorato al valor militare. Il generale aveva ricoperto importanti incarichi nel V Corpo d’Armata e dopo la pensione era stato fondatore del circolo bridge e dell’associazione paracadutisti di Vittorio Veneto.

Il figlio Fabrizio aveva ricevuto in famiglia una particolare educazione legata ai valori, al rispetto e alla disciplina. Chi lo conosceva lo descrive come un uomo distinto, educato, pacato, mai invadente. La sua passione erano i viaggi in Sudamerica e il buon cibo. In tutti questi anni aveva coltivato amicizie vere e profonde.

«Era un vero signore, aveva classe da vendere», dicono alcuni clienti, «era discreto e signorile». «Non amava apparire», raccontano gli amici. «Non ho mai visto piangere tanta gente appena saputo della disgrazia», aggiunge un conoscente. Famose le serate musicali che organizzava nella sua enoteca. «Bicio era riuscito a creare un ambiente familiare, ovattato, ci si sentiva a casa», dicono quanti frequentavano il suo locale. Fabrizio avrebbe compiuto 64 anni il prossimo 2 maggio. Tanti i messaggi di cordoglio espressi in queste ore alla famiglia. —

Francesca Gallo

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