Morto Cesare Bovolato, fondatore della Cadoro

TREVISO. Addio a uno dei grandi pionieri della grande distribuzione organizzata del Veneto: Cesare Bovolato è morto improvvisamente, all’età di 88 anni, nella notte tra domenica e lunedì nella casa di Mestre. Era ancora in salute ed era ancora ai vertici del gruppo Cadoro, che aveva fondato nel lontano 1964 dando il via a una vera rivoluzione nel campo del commercio. Protagonista del grande boom economico del Nordest, se n’è andato dopo aver portato a compimento l’operazione più ambiziosa della sua ricca storia imprenditoriale: aveva tagliato l’ultimo nastro il 28 giugno scorso, quello del nuovo punto vendita nella “sua” Mogliano, dove ha vissuto per un ventennio. «Ciò che abbiamo costruito qui è tutto vostro», aveva voluto sottolineare in quell’occasione, «Speriamo che sia un valore che rimane per la cittadinanza, nessuno ve lo porterà via».
Il primo “casoìn”

A coronamento di una parabola lunga oltre mezzo secolo, e di un investimento complessivo che si aggira attorno ai 15 milioni di euro, il nome di Cadoro si è recentemente legato a un vero e proprio intervento di rigenerazione urbana in pieno centro storico, tra il Duomo e villa Stucky, tra i parchi cittadini, la storica abbazia del 997 d.C. e il centro espositivo Brolo. Dopo trent’anni di fallimenti politici, era arrivato lui: “Il signore dei carrelli”, come lo definisce Edoardo Pittalis nella biografia scritta alcuni anni fa, con prefazione del professor Giorgio Brunetti. Quella di Bovolato non è una storia comune: se oggi Cadoro con 200 milioni di fatturato, mille dipendenti e 23 punti vendita nelle province di Venezia, Treviso, Pordenone, Udine, Bologna e Ferrara, ha contribuito a scrivere un pezzo di storia nel commercio italiano lo si deve infatti alla grande lungimiranza, alla determinazione e al coraggio del suo fondatore. Una storia d’altri tempi: la famiglia Bovolato è originaria di Casale sul Sile, dove coltiva i campi, alleva bestiame e gestisce la Trattoria “La Torre”. Cesare qui frequenta le elementari. Alla fine degli anni Trenta si trasferiscono a Oriago di Mira, lungo la riviera del Brenta e gestiscono la nuova osteria “Al Termine”. Negli anni ‘50 cambiano “settore” e aprono il primo negozio di alimentari a Mestre, in via Calucci, laterale di via Miranese. Cesare, con i fratelli Domenico e Gianfranco, inizia a prendere in gestione altri punti vendita. Una decina di anni dopo il grande salto, tenendo in mano un libro di Italo Calvino (Marcovaldo) e uno studio dell’Unione Nazionale Consumatori, fantasia e rigore, Cesare Bovolato, apre il primo supermarke: ancora via Miranese, civico 256, pochi metri più in là rispetto al “casoìn” di famiglia, ma uno spazio di 200 metri quadrati.
Il modello
Dopo oltre cinquant’anni la stessa insegna è ancora lì e per Bovolato essere imprenditore, è ancora una cosa semplice: «Il nostro mestiere e il nostro orgoglio sono portare qualità e professionalità, nell’offerta dei prodotti alimentari». Cogliere e sviluppare questa eredità spetta ora ai figli Lara e Luca, in azienda fin dagli anni ‘90. Questa prematura scomparsa, al fianco della moglie Wally Pizzamano, ha destato profondo cordoglio tra gli addetti ai lavori. —
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