Morte di Battistetti, la difesa dell’azienda contesta la perizia

Iniziato il processo per la morte dell’operaio 23enne avvenuta in cantiere a Montebelluna. Chiesto che la perizia che ricostruisce la dinamica non sia ammessa. Battaglia sulle parti civili

Federico Cipolla
Monica Michielin, madre di Mattia Battistetti
Monica Michielin, madre di Mattia Battistetti

È iniziato lunedì il processo sulla morte di Mattia Battistetti, l’operaio 23enne morto il 29 aprile del 2022 aprile schiacciato da un carico caduto da una gru in un cantiere a Montebelluna. Ed è iniziato con le contestazioni della difesa sull’ammissione delle parti civili e sull’accertamento tecnico preventivo, ovvero la consulenza che ha ricostruito la dinamica dell’incidente. Segno anche che il processo sarà probabilmente lungo e con una battaglia punto su punto.

Le contestazioni sull’ammissione dei sindacati Cgil e Cisl e dell’Anmil era già stata avanzata e bocciata durante l’udienza preliminare; mentre le eccezioni mosse dall’avvocato Pietro Barolo – a cui si sono uniti gli altri difensori degli imputiti - sulla accertamento tecnico preliminare sono nuove. Il legale ha chiesto al giudice di non ammettere quella perizia nel dibattimento. «Si chiedeva al perito se c’erano state violazioni di legge e se c’erano delle responsabilità. L’accertamento preventivo è una prova, anche se la prova dovrebbe formarsi nel dibattimento. Nonostante questo la difesa non ha avuto a disposizione tutti gli atti penali del fascicolo, come li aveva l’accusa. Noi non disponevano di tutto quello di cui dovevamo disporre. Quindi chiediamo che l’accertamento tecnico non venga ammesso», ha detto l’avvocato Barolo in aula di fronte al giudice Alice Dal Molin.

La mamma di Mattia: «Andrò davanti al cantiere dov’è morto mio figlio ogni volta che ne avrò voglia»
Monica Michielin, mamma di Mattia Battistetti, davanti al cantiere della tragedia in via Magellano

Inoltre è stata mossa un’eccezione di illegittimità costituzionale, perché il non avere a disposizione gli atti - sebbene la difesa avesse incaricato il suo consulente di parte - violerebbe il principio di parità delle armi. Per il pubblico ministero Daniela Brunetti però «non c’è alcun obbligo di fornire tutti gli atti penali» in un accertamento preliminare, e «la difesa non ha esercitato la riserva di incidente probatorio». Una battaglia in punta di diritto, che però si è instaurata nell’atto più importante di tutto il processo. Il giudice Alice Dal Molin si è presa del tempo per decidere su queste eccezioni, come su quelle mosse per escludere i sindacati Cgil, Cisl e l’Anmil dalle parti civili del processo.

Secondo le difese non c’è uno stretto collegamento tra le associazioni e il reato di cui si parla, motivo per cui non sono legittimate a far parte del processo. La giudice ha rinviato l’udienza al 12 ottobre, quando si esprimerà sulle eccezioni (in fase preliminare sono state già rigettate quelle sulle costituzioni di parte civile). Anche ieri in aula c’era la mamma di Mattia Battistetti, Monica Michielin, insieme a familiari e ad altre persone che stanno condividendo la battaglia contro le morti sul posto di lavoro. L’udienza di ieri è stata preceduta dal picchetto fuori dal tribunale.

Sei gli imputati alla sbarra per omicidio colposo: Andrea Gasparetto, 44 anni di Istrana, legale rappresentante della Altedil, l’azienda di cui Battistetti era dipendente; Bruno Salvadori, 57 anni di Mogliano, legale rappresentante della Essebi, l’azienda che montò la gru dalla quale si staccò il carico; Loris Durante, 44 anni, di Volpago, operaio della Costruzioni Bordignon srl e addetto all’uso della gru; Gabriele Sernagiotto, 60 anni di Montebelluna, dipendente della Bordignon, coordinatore della sicurezza in fase esecutiva; Marco Rossi, 41 anni di Montebelluna, dipendente della Costruzioni Bordignon, chiamato in causa come responsabile del servizio Prevenzione e protezione; e Gianantonio Bordignon, 56 anni di Volpago, responsabile dei lavori di cantiere e datore di lavoro.

Oltre che dell’accusa di omicidio colposo, dovranno rispondere anche del reato di lesioni del collega di Battistetti, il kosovaro Arben Shukolli, che rimase ferito dal carico staccatosi dalla gru.

Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso