Morì dopo un’esplosione 17 anni fa I colleghi dell’Electrolux ricordano Luisa

SUSEGANA. Cade oggi il diciassettesimo anno dalla morte per ustioni di Luisa Ciampi. Operaia bruciata viva dall'esplosione avvenuta per una fuga di gas non rilevata dai sistemi insicuri nello...

SUSEGANA. Cade oggi il diciassettesimo anno dalla morte per ustioni di Luisa Ciampi. Operaia bruciata viva dall'esplosione avvenuta per una fuga di gas non rilevata dai sistemi insicuri nello stabilimento Electrolux. Da allora tutti gli anni i lavoratori ricordano la loro collega e attraverso questa memoria la mancata sicurezza sempre in agguato come in quel 12 novembre 2001, quando alle 6 del mattino, accesi i cannelli di saldatura, come ogni giorno, le fiamme avvolsero tutto. Altre operaie e operai rimasero ustionati, anche gravemente, portando su di loro tutti i giorni anche in fabbrica la cicatrice incancellabile e inaccettabile di quel tragico momento. Luisa Ciampi, sepolta nel cimitero di Collalbrigo, morì dopo lunghi mesi di agonia, nell’aprile successivo. I delegati della sicurezza di Fim, Fiom e Uilm, a firma dei lavoratori, hanno esposto nella bacheca sindacale all'entrata dello stabilimento il manifesto con il fiore e hanno visitato la tomba a Collalbrigo. La Direzione Electrolux ha fatto sapere in questi giorni di aver ristrutturato la targa alla memoria di Luisa. Un simbolo che a novembre 2017, durante lavori di ristrutturazione della mensa, fini nella discarica. Una circostanza che aveva provocato la comprensibile reazione dei lavoratori. «L'atto riparatorio è stato accolto con grande soddisfazione – fanno sapere i delegati per la sicurezza - prossimamente con una opportuna cerimonia la targa sarà riposizionata nel luogo dove è avvenuto l’incidente del 2001». Da quella data Electrolux ha investito parecchie risorse nella formazione e nell’impiantistica. (f.d.m.)

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