Medici di base, scoperto solo Barbisano

PIEVE DI SOLIGO. Medici di base, il Quartier del Piave viene segnalato come “zona carente” dall’Usl7. Si tratta, però, più di una segnalazione formale, basta sul rapporto tra il numero degli...

PIEVE DI SOLIGO. Medici di base, il Quartier del Piave viene segnalato come “zona carente” dall’Usl7.

Si tratta, però, più di una segnalazione formale, basta sul rapporto tra il numero degli abitanti e quello dei medici, che di un disagio concreto.

Negli ultimi mesi il Quartier del Piave ha registrato infatti il pensionamento di tre professionisti, ma fin da subito i medici sono stati sostituiti, e i pazienti ridistribuiti, anche se il cambio di medico ha comportato (e in alcuni casi il problema persiste) lunghe file d’attesa in ambulatorio.

Resta scoperto, per esempio, l’ambulatorio di Barbisano, dopo che il dottor Francesco Ciofalo si è trasferito a Falzé di Piave, congedandosi da un’ottantina di famiglie.

Nonostante il contributo del Comune, per aiutare chi prenderà in affitto l’ambulatorio, ancora nessuno si è fatto avanti.

Forse, anche i medici di base aspettano di vedere come partirà la “rivoluzione” della medicina integrata.

L’Usl7 ha già avviato incontri di formazione per i medici (l’ultimo, in ordine di tempo, martedì sera) per spiegare come funzioneranno le Aft, Aggregazioni Funzionali Territoriali. Tra queste, quella dei medici di base, che offriranno un servizio h-24 con le informazioni sui pazienti condivise in rete.

«Entro fine anno dovrebbe partire il progetto nel Quartier del Piave» spiega Salvatore Cauchi, medico di base a Pieve e presidente regionale Snami «gli spazi ci sarebbero a Soligo, in Casa Cardani», ma nessuna decisione ufficiale è ancora stata presa.

Il progetto in altre zone della Marca non è stato accolto proprio benevolmente dalla popolazione, che ha contetsato la scelta dlel’Usl. (a.d.p.)

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