Maxi-debito del Gris, arrivano gli ispettori

MOGLIANO. Ispezioni in vista per fare luce sul maxi-debito dell'Istituto Gris e sul lavoro dei commissari. L'attività ispettiva è stata chiesta dal consigliere regionale Diego Bottacin nelle scorse settimane. I primi controlli potrebbero partire già dai prossimi giorni. Sotto accusa sono in particolare le attività poste in essere dai commissari che negli ultimi anni si sono succeduti alla guida del Gris. Il loro obiettivo era quello di risanare l'ente: i risultati? Non sono ancora pervenuti, secondo Bottacin, anzi : «Dal bilancio di previsione 2012 dell’Istituto Gris (ultimo dato contabile disponibile in Regione Veneto), emerge che la situazione debitoria sfiora i 25 milioni di euro», segnala Bottacin «il deficit strutturale dell'ente risulta essere notevolmente peggiorato nel periodo “dei commissari” (dal 2008 ad oggi si sono succeduti il commercialista Paolo Papparotto, la dottoressa Annalisa Basso e il sindaco Azzolini dall'inizio del 2012) nonostante il contributo straordinario concesso a titolo transattivo dalla Regione di quasi 11,5 milioni di euro. Azzolini oggi propone mirabili stime patrimoniali e ipotizza piani di risanamento irrealizzabili. La verità è che il Gris sta davvero raggiungendo il baratro, un punto di non ritorno. E continua ad essere utilizzato per le nomine clientelari come quella del nuovo direttore Annalisa Basso». Con queste dichiarazioni Bottacin mette il dito sulla piaga: la nomina della fedelissima dell'assessore regionale Remo Sernagiotto sta facendo discutere. Annalisa Basso aveva ricoperto tra l'agosto 2010 e il dicembre 2011 il ruolo di commissario straordinario dell'istituto, durante quel periodo era anche esploso lo scandalo degli stipendi bloccati per settimane ai 120 dipendenti. Al suo posto, la Regione Veneto decise di nominare il sindaco moglianese Giovanni Azzolini. Il suo ritorno al Gris è segnato da un sostanzioso aumento di stipendio: come commissario giurò di non guadagnare più di 1500 euro al mese, come direttore le spetterà un compenso attorno ai 90mila euro l'anno. È operativa dal 19 agosto, ma in base alle delibera regionale 1390 rimane ancora in carica come commissario alla non autosufficienza della Regione Veneto per l'Ipab Moscon Gazza di Saonara. Ancora benzina sul fuoco per il Gris riguarda il mancato trasferimento del distretto sociosanitario. Bottacin attacca: «Non risulta sia stato approvato alcun accordo convenzionale tra il Gris e Ulss 9 per il trasferimento servizi».(m.m.)
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