Le imprenditrici che hanno saputo ripartire

C'è chi fino a pochi anni fa di mestiere faceva l'enologa e ora invece ha messo in moto un'azienda di servizi di trasfers e noleggio d'auto con destinazione la scoperta dei prodotti tipici della Marca trevigiana. C'è poi l'ex impiegata di un ufficio fiscale che dopo esser stata licenziata ha a dir poco rigirato "la frittata" della crisi, scommettendo il tutto e per tutto sulla sua passione per il finger-food, decidendo così di dar vita a un’originale "Polpetteria". Sono soltanto alcuni assaggi di tante seconde chance d'impresa. Attività create ex novo da una rosa di otto imprenditrici trevigiane.
Per tutte all'indomani di un'esperienza di licenziamento, di crisi aziendale o di mobilità che ha chiesto loro di voltare pagina. Ex dipendenti o imprenditrici che, in barba alla crisi economica, hanno tutte deciso di prendere il toro per le corna. E di reinventarsi un mestiere. Creando lavoro per sé stesse e anche per gli altri.
Per le tante seconde occasioni che vedono oggi protagoniste non poche imprenditrici trevigiane del terziario (dall'artigianato all'agroalimentare, passando per i servizi) il Comitato dell'imprenditoria femminile della Camera di Commercio di Treviso e Belluno ha creato quest'anno il premio dedicato all' imprenditoria in rosa "Seconda chance". Con l'intento di dare almeno un piccolo valore aggiunto (5 premi da 3 mila euro ciascuno) al merito delle signore alla guida d'impresa che, negli anni compresi tra il 2007 e il 2015 hanno saputo con successo superare il guado della disoccupazione o della crisi aziendale.
Tra le 58 candidature segnalate sono state otto le imprenditrici premiate ieri mattina nel salone della Camera di Commercio, sette le imprese, con due ex aequo. Ricominciare si può è stata per tutte la parola d'ordine.
Da disoccupata a pasticcera. Dopo esser rimasta senza lavoro Laurence Canali di Chiarano due anni fa decide che è arrivato il momento di mettere in campo quanto imparato in un corso professionale di panificazione. Nasce così il suo "Laboratorio di Lurie". All'inizio un vero salto nel buio. Nel 2014 fa lievitare il progetto "Caffè dell'artista" con una girandola di esposizioni".
Da dipendente a titolare della libreria universitaria. Inizia a lavorare come socia, poi da dipendente, fino a quando la libreria non chiude i battenti e lei non decide di riaprirla stavolta come titolare. Questa la scelta di Alessandra Cervellin, dal 2015 da sola alla guida della libreria universitaria San Leonardo in città.
L'enologa sale in auto. È l'idea imprenditoriale di Roberta Bozzato diplomata enologa all'istituto Cerletti di Conegliano che ha scelto di mettere insieme la promozione del territorio con l'attività di noleggio auto per i trasferimenti da e per aeroporti o stazioni.
L'erboristeria ai piedi del Monte Grappa. Una naturopata e una erborista si incontrano e decidono di far riscoprire l'uso delle piante come si faceva una volta. E' stato così per Marta Surian e Patrizia Tedesco titolari di una erboristeria a San Zenone specializzata nella vendita di prodotti di piccole aziende del biologico.
Il vecchio "casoin" diventa enogastronomia e il bar caffè letterario. In arrivo dalla mobilità come ex dipendente di una tipografia, nel 2013 Antonella Lorenzon rileva una vecchia attività commerciale a Sernaglia e la trasforma in un negozio di specialità enogastronomiche d'alto livello con insieme i prodotti del "casoin" per la spesa quotidiana degli anziani del paese. Marisa Forner invece a Oderzo nel 2011 rileva un bar vecchio stile e lo trasforma in un caffè letterario con tanto di cibo salutista.
La polpetta come antidoto alla crisi. È l'idea vincente balenata ad Adriana Franco, ex impiegata, che ha sfornato l'idea vincente di una polpetteria. Prendendo tutti per la gola con la ricetta vincente del finger food.
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