Inchiesta all'ospedale di Castelfranco: «Mi ha palpeggiata», denuncia il ginecologo

CASTELFRANCO. Ginecologo denunciato per violenza sessuale aggravata dopo la denuncia da parte di una sua paziente ventenne. Il caso è esploso all’ospedale di Castelfranco. «Mai avuto segnalazioni rispetto all’operato del ginecologo, né tantomeno delle lamentele da parte dell’utenza. Abbiamo appreso solo ora dell’indagine e siamo a disposizione delle autorità per acclarare quanto accaduto».
La denuncia per molestie sessuali – fatta da una giovane paziente nei confronti di un ginecologo che opera all’ospedale di Castelfranco – arriva come una doccia fredda ai piani alti dell’Usl 2. «Siamo nelle mani della magistratura e siamo pronti a collaborare in tutto e per tutto per appurare i fatti e le eventuali responsabilità», conferma il direttore generale Francesco Benazzi. Il medico del San Giacomo è ora indagato per il reato di violenza sessuale aggravata, un delitto che, se confermato, è punibile con la reclusione fino a dodici anni.
Al momento l’azienda sanitaria non ha preso provvedimenti nei confronti del dipendente, decidendo a titolo precauzionale di applicare in modo stringente quella che è una prassi consolidata. «Garantiamo il fatto che il medico operi e visiti sempre in presenza di una collega delle professioni sanitarie, vale a dire con un’infermiera o un’ostetrica», sottolinea il dg Benazzi.
Stando alla testimonianza della vittima e ai primi riscontri dei carabinieri, durante una visita ginecologica “in solitaria” avvenuta lo scorso novembre all’ospedale di Castelfranco il medico avrebbe importunato la paziente con palpeggiamenti nelle parti intime che nulla avevano a che vedere con la prestazione sanitaria. A sollevare il caso è stata proprio la denuncia che la paziente ventenne ha sporto qualche settimana fa agli uomini dell’arma.
La donna avrebbe raccontato ai militari di essere stata toccata morbosamente durante una visita che era stata fissata con il professionista, non il suo ginecologo abituale ma un medico che le era stato consigliato per fare dei controlli dopo una interruzione volontaria di gravidanza.
In realtà, l’incontro con il ginecologo del San Giacomo si sarebbe trasformato in un incubo per la ragazza, vittima di una serie di atteggiamenti ossessivi, attenzioni morbose e palpeggiamenti che non avevano niente a che vedere con la visita medica, generando nella donna un profondo senso di imbarazzo, disagio e paura. Una volta superato lo shock iniziale, con il sostengo della famiglia la ragazza ha deciso di denunciare il professionista.
Per il momento il ginecologo indagato resta al suo posto. Interpellato sulla vicenda, l’ordine dei medici di Treviso ha fatto sapere di non essere a conoscenza dell’episodio e di non aver ricevuto al momento segnalazioni da parte della Procura. «Laddove il caso ci venisse segnalato sarebbe valutato tenendo il massimo riserbo», spiega Luigino Guarini, presidente dell’ente.
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