Il preside ai liceali di Conegliano: «Il rientro a scuola è una festa, vestitevi più eleganti»

Stefano Da Ros, dirigente del Marconi, ha scritto a studenti e genitori: «Il ritorno sui banchi sia un giorno speciale» 

CONEGLIANO. A scuola eleganti, e non con le solite felpone, per celebrare il rientro tra i banchi di domani. È questa l’idea lanciata dal preside del liceo Marconi di Conegliano, professor Stefano Da Ros, che ha recepito la proposta arrivata da una docente dell’istituto superiore.

Non un obbligo, quanto piuttosto un invito per dare importanza alla ripresa delle lezioni in presenza, seppure per ora al 50 per cento e con turnazioni, anche per gli studenti delle scuole superiori.

LA LETTERA

«Si tratta di un momento importante che, come suggerito da una vostra docente (che ringrazio), vi propongo di solennizzare con un piccolo gesto - scrive il dirigente scolastico Da Ros a studenti e genitori - lunedì primo febbraio (o mercoledì 3 febbraio per le classi del secondo turno) non ci saranno discorsi celebrativi, ma che ne dite di rientrare a scuola con l'abbigliamento un po' più curato del solito? Non vuol dire vestirsi da cerimonia o indossare abiti griffati, ma semplicemente scegliere un look per questa giornata che dobbiamo sentire come speciale, perché indubbiamente lo è! Vi propongo quindi questo: per un giorno lasciamo nell'armadio la "felpona" con le scritte, i jeans strappati, le sneakers un po' scalcagnate; scegliamo invece quello che di solito indossiamo in situazioni più formali, per un evento importante, di fronte a persone che rispettiamo (docenti, compagni, personale scolastico). Pensateci».

L’INVITO

Un modo originale dunque, quello suggerito dal dirigente scolastico coneglianese, per celebrare il ritorno, in parte, alla “normalità” scolastica. Un modo per far sentire anche con gli abiti, quelli “da festa”, quanto importante sia il poter ridurre l’uso della Dad, la didattica a distanza, che seppur utile e fondamentale, toglie la possibilità di vivere dal vivo la socialità intrinseca nella comunità scolastica.

«NESSUN OBBLIGO»

«Ovviamente si tratta di una proposta, di un invito, non certamente di un obbligo - aggiunge il professor Stefano Da Ros - sono tuttavia convinto che anche piccoli segni come questo contribuiscano a sottolineare l'importanza del rientro a scuola. Finalmente si rientrerà a con lezioni in presenza, sia pur al 50% e con turnazioni. È un momento che aspettiamo da tempo. Ci rivedremo, vi rivedrete. Non potrete riabbracciarvi, ma di certo lo farete con gli occhi». L’abito non fa il monaco, ma di certo aiuta a far sentire importante il momento tanto atteso dai giovani di tutte le scuole superiori. Perché un giorno così sarà davvero o difficile da dimenticare. —



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