I prof contro il preside per l’incontro con i politici

CONEGLIANO. Altro che incontro di formazione sui giovani e la politica: quello organizzato mercoledì scorso al Liceo Marconi, secondo alcuni docenti che hanno formalmente protestato con il preside, è stato soltanto uno sfoggio di «difesa corporativa della categoria, vittimismo e auto celebrazione» da parte dei politici presenti, tra i quali comparivano il presidente della Regione Luca Zaia e il sindaco di Conegliano, Floriano Zambon.
Un incontro addirittura «diseducativo» secondo i professori, che hanno raccolto il malessere degli studenti che hanno assistito all'incontro.
Il dirigente, Stefano Da Ros, si difende spiegando che la conferenza era stata organizzata con mesi di anticipo e con l'approvazione di alcuni docenti, e si dice pronto a un consiglio d'istituto straordinario sulla questione.
«Siamo convinti che la scuola debba educare allo spirito critico, alla difesa argomentata delle proprie posizioni, fornendo strumenti (e non soluzioni) grazie a cui, poi, ciascuno sia in grado di maturare un punto di vista autonomo: a partire da questa persuasione, riteniamo che l'incontro di mercoledì abbia svolto una funzione diseducativa» hanno scritto alcuni rappresentanti del corpo docenti al preside «la conferenza sembra aver fallito il suo obiettivo: rispondere alla domanda "Qual è la relazione fra i giovani e la politica?". I relatori (escluso il costituzionalista, unico contributo valido), non hanno saputo far altro che narrare le loro gesta, e l'indimenticabile attimo in cui una folgorante vocazione li condusse all'ingresso in politica. Argomenti come la crescente diseguaglianza sociale, la disoccupazione giovanile, il precariato cronico, l'inquietante disordine internazionale sono stati accuratamente evitati o manipolati. Le voci controcorrente degli studenti sono state neutralizzate dal tono stesso dei relatori».
Sul banco degli imputati sono finiti, oltre a Zaia e Zambon, anche il consigliere comunale di Conegliano Cristiano De Marchi e il sindaco di Cappella Maggiore Mariarosa Barazza, gli altri politici presenti.
«Ognuno è libero di manifestare il proprio pensiero» ribatte il preside Da Ros «ma sono comunque perplesso: della conferenza avevamo parlato in due diversi consigli d'istituto, alla presenza di otto docenti. Abbiamo scelto i relatori in base alle cariche, non ai nomi: un presidente di Regione, il sindaco della città e il suo consigliere più giovane, un sindaco donna. Ampia disponibilità per un confronto. So anche di studenti che hanno apprezzato l'iniziativa».
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