Garbellotto saluta la città «Ma il mio cuore resta qui»

È in fase d’avvio la produzione nel nuovo stabilimento della Garbellotto Botti a Sacile. Dopo 100 anni la storica azienda lascia Conegliano, dove ha sede lungo la circonvallazione, e parte per la nuova avventura in Friuli. Era necessario un ampliamento che non era possibile ottenere nell’area di viale Italia. La ditta Garbellotto quindi celebrerà i 245 anni d’attività a pochi passi dal confine con il Veneto. Mercoledì ci sarà l’incontro e la stretta di mano definitiva con l’amministrazione sacilese per definire gli ultimi dettagli.
LA SCELTA
«Una scelta che facciamo con la testa, contenti perché andiamo in uno stabilimento moderno con linee robotiche che ci permettono di aumentare la produzione, che negli ultimi anni era già in crescita», spiega l’amministratore delegato Piero Garberlotto che, con i fratelli Piergregorio e Pieremilio, continua il successo di papà Pietro. L’ottava generazione, un’unica famiglia, come recita uno degli slogan della Garbellotto Botti. «Con il cuore siamo dispiaciuti – aggiunge Piero Garbellotto – perché siamo a Conegliano da cent’anni. Ma era una scelta obbligata, avevamo necessità di terreni di grandi dimensioni. Abbiamo scelto Sacile perché gran parte dei nostri maestri bottai provengono dall’area est di Conegliano». Che il legame tra il distretto produttivo del Coneglianese e quello del Sacilese sia consistente è cosa nota. L’altra soluzione per la Garbellotto Botti sarebbe stata un nuovo stabilimento a Ponte della Priula ma, anche per agevolare i propri dipendenti negli spostamenti, la direzione ha optato per Sacile, località Cornadella.
il trasloco
La nuova sede è situata sempre in un punto strategico dal punto di vista logistico e della viabilità, all’altezza dello svincolo con la statale Pontebbana e la bretella che porta all’autostrada A28 e Sacile Ovest. A Conegliano per il momento rimarranno gli uffici, ma solo per un anno: nel 2020 lo spostamento sarà completato anche per il settore amministrativo. In questi giorni di vacanze per molte imprese, alla Garbellotto Botti si è operativi e si sta realizzando il trasloco del magazzino. Serviranno l’equivalente di 400 camion per trasferire tutti i materiali nella nuova sede sacilese. Al lavoro c’è anche Paolo “Paolone” Sartori”, che fa parte di un’altra grande famiglia legata alla Garbellotto, quella dell’Imoco Volley, capo tifoso e responsabile delle trasferte nelle partite. Ora è alla guida dei mezzi per il grande trasferimento del legname Garbellotto. Ogni giorno cinque viaggi ed entro fine anno il nuovo magazzino sacilese sarà completato. Proprio con il volley Garbellotto, presidente dell’Imoco, aveva realizzato un altro importante trasloco dalla Zoppas Arena al Palaverde. I risultati sportivi, come quelli produttivi, sono evidenti e il cuore di Garbellotto Botti rimarrà nella Città del Cima.
«il cuore resta qui»
«Si gioca al Palaverde di Villorba ma anche con l’Imoco ci chiamiamo sempre Conegliano – osserva Piero Garbellotto - tutto il mondo vinicolo conosce Conegliano, quando giro per il mondo e dico che sono di Conegliano, tutti sanno dov’è e conoscono il Prosecco. Adesso, grazie al riconoscimento dell’Unesco, Conegliano troverà ancora più smalto».
IL FUTURO DELL’AREA
L’area della ditta Garbellotto lungo la circonvallazione che dal 2020, col trasferimento anche degli uffici amministrativi, sarà totalmente dismessa, diventa un rebus per il futuro della città. E anche per l’amministrazione comunale, che l’anno scorso aveva festeggiato con l’impresa e i suoi dipendenti la rinascita a tempo record dopo che, nell’aprile 2017, un furioso incendio notturno aveva devastato una parte dello stabilimento coneglianese.
Adesso per il destino dell’area c’è un “punto e a capo”, inatteso fino ad un paio di anni fa, che dipenderà dalle scelte della proprietà e anche dell’amministrazione comunale. L’ipotesi di un nuovo centro commerciale - che sorgerebbe a due passi dal Conè - sembra già praticamente esclusa. —
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