Gaiatto, fallimento di due società Anche 20 mottensi truffati dal trader

MOTTA DI LIVENZA. Riguarda anche il Mottense, con oltre una ventina di truffati, e la zona di Pieve di Soligo, dove il protagonista di questa storia voleva fondare la Banca del Doge. L'Agenzia delle Entrate di Pola, in Croazia, ha decretato il fallimento per due società riconducibili a Fabio Gaiatto, il trader finito nell'occhio del ciclone e tutt'ora sottoposto agli arresti, per ammanchi superiori a 70 milioni. La magistratura croata ha provveduto al sequestro di tutti gli immobili di Gaiatto in quella nazione. L'Agenzia delle Entrate ha inteso adottare questo provvedimento alla luce di mancate entrate fiscali in kune per un valore di 145mila euro. Ora la palla spetta alla Procura di Pordenone, perché attraverso gli immobili sequestrati in Croazia e in Italia si vuole risarcire oltre 4.000 vittime della truffa architettata sullo schema Ponzi. Intanto Fabio Gaiatto resta in carcere a Pordenone, dove rischia di trascorrere il Natale; mentre la moglie Najima Romani si trova ristretta ai domiciliari in una villa di Portovecchio, frazione di Portogruaro di cui è originario il marito. La vicenda andrà a processo nel 2019 e si sta valutando una location adeguata per ascoltare tutti i truffati. In lizza ci sono un palasport e un teatro. —

R.P.

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