Francesca, domani l’addio Indagato l’investitore

Troppo piccola la chiesa di San Teonisto a Casier per ospitare i funerali di Francesca Rago, la diciottenne studentessa al linguistico del Duca degli Abruzzi che è stata investita giovedì sulla Jesolana ed è morta nella giornata di venerdì. Mamma Rita e papà Vittorio, anche sulla scia dell’enorme partecipazione prima all’agonia della figlia da parte degli amici e poi al dolore di questi giorni, hanno scelto che l’ultimo abbraccio a Francy sarà a Treviso, alla chiesa Votiva, una delle chiese più grandi della città e con un piazzale in grado di accogliere nell’eventualità alcune altre centinaia di persone.
La cerimonia è fissata per domani alle 15.30, con partenza dieci minuti prima dall’obitorio del Ca’ Foncello. «Sarò felice di abbracciarvi tutti, the love is free», ha scritto ieri papà Vittorio su Facebook annunciando il funerale della sua “Chicca”, come soprannominava affettuosamente la figlia minore. Il liceo Duca degli Abruzzi, dove Francesca era arrivata nel settembre del 2012 dopo un’esperienza al Canova e dove frequentava la 3C linguistico, nel pomeriggio di mercoledì sarà chiuso. Una decisione, spiega la preside Antonia Piva, «per permettere a tutti, sia ai ragazzi che al personale, di partecipare al funerale». Le lezioni termineranno alle 13 e non ci sarà alcuna attività pomeridiana. L’istituto sarà presente in massa alla cerimonia. «Francesca era una ragazza popolare e conosciuta. Al di là del grande affetto per lei che è stato manifestato in questi giorni, non dobbiamo dimenticare che Francesca è morta venendo a suola, nell’adempimento del suo dovere. Per questo il Duca sarà presente alla cerimonia con il tricolore», ricorda la preside del Duca degli Abruzzi, «Quando si pensa al mondo degli studenti spesso si confonde il loro anticonformismo per chissà cos’altro.
Giovedì mattina Francesca poteva scegliere di restare a casa: era rientrata tardi alla sera, pioveva. E invece no, aveva scelto di esserci». Sulle strisce pedonali all’altezza dello stabilimento “Sile Caldaie” sulla Jesolana, la diciottenne è stata centrata dal Fiat Doblò condotto da M.C., 54 anni di Casier, che stava superando la corriera a bordo della quale doveva salire anche Francesca. La sua agonia è durata poco più di un giorno. E quando non c’era più nulla da fare, la famiglia ha acconsentito all’espianto degli organi. Ieri, come da prassi, la Procura della Repubblica di Treviso ha aperto sull’incidente un fascicolo per omicidio colposo, iscrivendo il cinquantaquattrenne alla guida del furgone nel registro degli indagati. Nei giorni scorsi l’investitore ha lasciato una lettera a casa di Francesca, in via Arvedi a Casier, per chiedere perdono. E domenica la mamma della ragazza, Rita Maronese, ha telefonato all’uomo. Intanto continua il pellegrinaggio nel punto in cui la studentessa è stata falciata. Tanti i fiori lasciati dalla famiglia e dagli amici, e tanti anche i messaggi e le dediche sul profilo Facebook di Francy. Passata l’onda dell’emotività e del dolore di questi giorni, per ricordare la studentessa il Duca degli Abruzzi penserà a un’iniziativa insieme alla famiglia e al comitato studentesco: «Potrebbe essere un evento, oppure l’istituzione di una borsa di studio o ancora l’intitolazione di un’aula», anticipa la preside.
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