Ex caserma, spuntano gli archivi «Facciamo il museo della Maset»

Codognè. Alcuni ex commilitoni setacciano i documenti abbandonati Vertice del generale Sandro Andreini col sindaco Lisa Tommasella 

LA STORIA

Dopo decenni all’ex caserma Maset ricompaiono i documenti e materiali militari impolverati, che raccontano la storia del gruppo missili Volturno. Il sito dell’esercito, attivo dagli Anni ‘60 all’inizio dei ‘90, diventerà, in una sua ala, un museo di cimeli. Il caporal maggiore Sante Pasqualini e il fante Giambattista Bezzi, già promotori del raduno degli ex commilitoni, in questi giorni hanno iniziato a recuperare i faldoni rimasti in quello che fu il corpo di guardia. Nell’edificio dopo trent’anni rimangono ancora molte carte che raccontano la vita dei soldati. Non ci sono documenti “top secret”, ma pagine che raccontano la quotidianità, come turni di lavoro, manuali tecnici di carri armati, menù della mensa. Per lo più, documenti degli Anni ’80. Ci sono anche i dispositivi usati per le trasmissioni. Da qualche anno, dopo che l’ex area militare è stata acquisita dal Comune, dove sono in corso ora lavori per realizzare una residenza per anziani, è iniziata la tradizione di ritrovarsi tra ex soldati. Un tuffo nel passato della “naja” e un modo per far rivivere la caserma Maset. A causa del Covid quest’anno non è stato possibile organizzare l’evento, che però sarà riproposto nel 2021. La volontà degli ex militari è di creare una associazione “Commilitoni caserma Maset” e, con il supporto dell’amministrazione comunale, di realizzare un museo della caserma. A luglio si era svolto un primo vertice con il sindaco Lisa Tommasella, a cui ha partecipato anche il generale Sandro Andreini, che fu comandante a Codognè dal 1979 al 1986, e il tenente Enrico Cremaschi. Centinaia furono i giovani da tutta Italia che svolsero il servizio militare a Codognè, ormai quasi tutti sono in pensione dopo aver svolto diverse professioni e carriere. Con i raduni ed i social network sono tornati in contatto. Sante Pasqualini e Giambattista Bezzi oltre a recuperare i documenti storici hanno lanciato un appello per trovare cimeli, foto, video e ricordi dell’ex Maset. È stata attivata una mail per inviare i materiali: infoexcasermamaset@gmail.com. —



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