«Dal Comune niente sostegno» Annullata “Conegliano in fiore”

CONEGLIANO. Non “sboccia la primavera” in città e dopo vent’anni salta “Conegliano in fiore”. Nel prossimo fine settimana, tra sabato 6 e domenica 7, si sarebbe dovuta svolgere la ventunesima edizione dell’expo florovivaistico, che per tradizione segnava l’inizio della bella stagione e portava a Conegliano migliaia di persone.
«Le disposizioni in materia di sicurezza, la riduzione e le limitazioni imposte dal Comune di Conegliano – spiegano dall’organizzazione di Conegliano Viva - con tutte le problematiche scaturite nei confronti di manifestazioni come le mostre-mercato, non ci permettono di poter quanto meno compensare i costi e tutte le responsabilità penali che questo tipo di manifestazioni determina». Tutti i costi, compresi quelli per i mezzi di soccorso ed i volontari, sarebbero stati a carico dell’organizzazione. Inoltre non sarebbe stata concessa la disponibilità della chiusura al traffico di viale Carducci e del centro. Agli stand con piante e fiori erano abbinati anche “Sapori d’Italia” con prodotti enogastronomici, di cui erano state realizzate quindici edizioni e il “Cabrio day & coupe” con l’esposizione di vetture e mezzi. Non è stato raggiunto un accordo tra il Comune di Conegliano e gli organizzatori e ieri è stata ufficializzato l’annullamento delle manifestazioni che avrebbero dovuto animare il week-end.
Anche lo scorso autunno l’evento “gemello” era saltato per motivi burocratici. L’agenzia Medianotte ha spostato altri suoi eventi nel centro di Vittorio Veneto e al Parcofiore di San Fior, trovando disponibilità. Durante tutti i fine settimana di aprile non sono programmati altri eventi nel centro cittadino di Conegliano. Come lo scorso anno, “Uniti per la sicurezza stradale”, fissato per il 13 e 14 aprile, si svolgerà all’interno del parcheggio e gli spazi del centro commerciale Conè. A marzo l’unica manifestazione di rilievo realizzata in centro era stato il Mercatino degli ambulanti di Forte dei Marmi. Anche quello aveva rischiato di saltare, perché qualche negoziante non vedeva positivamente la concorrenza, ma il mercato si era poi svolto. —
Di.B.
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