«Compensi vergognosi a chi lavora in portineria»

Il ripristino dei 7,155 euro lordi all’ora e della 14esima mensilità; il riconoscimento della maggiorazione del trenta per cento per ogni ora prestata nei notturni festivi oltreché feriali. Queste le istanze che il sindacato Sgb di Treviso ha avanzato con una lettera indirizzata alla Regione e Usl di Marca per tutelare i 30 lavoratori del servizio portineria del Ca’ Foncello che, dopo il nuovo bando indetto da Azienda Zero, sono stati riassorbiti da Sicuritalia e Civis, ma a condizioni contrattuali differenti e peggiorative rispetto al precedente appalto in capo al Gruppo Servizi Associati (Gsa) di Udine.

«Non possiamo accettare questo vergognoso gioco al ribasso fatto sulla pelle dei lavoratori, ai quali oggi vengono proposti 6,50 euro all’ora. E non ci basta che l’Usl tamponi con soluzioni provvisorie e promesse di bonus, vogliamo il ripristino delle garanzie e soprattutto dei salariali precedenti che sono stati cancellati con un colpo di spugna», sottolinea Fabrizio Dumas sindacalista di (Sgb- Sindacato Generale di Base) di Treviso.

«Noi di Sgb insieme alla Uil stiamo seguendo la partita per tutelare i 30 lavoratori delle portinerie coinvolti che sono nostri iscritti. Visto il momento così delicato, chiediamo a tutti – e quindi anche alla Filcams Cgil – di lasciare alle rappresentanze sindacali che seguono i trenta lavoratori e stanno percorrendo la via del dialogo, la possibilità di operare con serenità» prosegue Dumas «ad Usl 2, Regione, Civis e Sicuritalia abbiamo chiesto un incontro urgente, entro 10 giorni: se non verremo ascoltati non ci arrenderemo. Valuteremo altre vie per tutelare dignità e salario dei nostri lavoratori», conclude il sindacalista. —

V.C.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso