«Certificato medico illeggibile». Il giudice respinge l’impedimento

Illeggibile impedimento. E poi hai voglia a dire che non è vero che la scrittura dei medici ricorda i geroglifici. Quel certificato medico portato in tribunale dall’avvocato era totalmente incomprensibile: per questo motivo, il giudice ieri mattina ha respinto una richiesta di legittimo impedimento presentata da un imputato.
Giuseppe Diecidue, accusato di truffa, sarebbe dovuto comparire ieri mattina di fronte al giudice Leonardo Bianco del tribunale di Treviso. L’avvocato difensore di fiducia, tramite un collega che lo sostituiva in aula, ha fatto pervenire un certificato medico per attestare il legittimo impedimento (o almeno, per chiederlo) che autorizzasse l’imputato a congelare il processo a suo carico. Visto il certificato, però, il giudice ha storto decisamente il naso: illeggibile, incomprensibile. «Non si capisce nulla, nemmeno la data», ha sbottato il giudice. Conseguenza: impedimento bocciato, e processo che non si ferma. L’udienza era comunque “filtro”, come si dice il gergo, e non era previsto ancora il dibattimento che si aprirà a luglio.
Lo strumento del legittimo impedimento motivato da un certificato medico viene spesso utilizzato dagli avvocati difensori. Non mancano i casi celeberrimi, come quello recente dell’ex premier Silvio Berlusconi: a Milano i suoi legali hanno presentato un certificato medico per “uveite” , ottenendo come risposta la richiesta di una visita fiscale spedita dalla Procura. Al centro della vicenda l’udienza del “processo Ruby” che venerdì scorso avrebbe dovuto dare spazio alla requisitoria del pubblico ministero e alle richieste di condanna per Silvio Berlusconi (nella foto). Dopo il tiramolla, ieri i giudici hanno detto sì. A Berlusconi, non a Diecidue.
Fabio Poloni
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