Cade al supermarket, muore un mese dopo

Cavasagra. Mario Rossi, 66 anni, non si è più ripreso dopo l’incidente tra le corsie della Cadoro

VEDELAGO. È morto un mese dopo la caduta tra gli scaffali del supermercato Cadoro di via Circonvallazione Est, dove era andato a fare la spesa. Un volo accidentale, non un malore, secondo i familiari. Da quel giorno Mario Rossi, 66 anni, non si è più ripreso. È mancato venerdì scorso all’ospedale Ca’ Foncello di Treviso dove era stato trasferito. Abitava a Cavasagra. Da vent’anni soffriva di diabete.

Era il 29 settembre scorso, poco dopo le 12, quando Mario da solo era entrato alla Cadoro per fare la spesa.

Da lì è uscito in ambulanza e ricoverato d’urgenza dopo la caduta avvenuta fra le corsie del grande market.

Per i familiari è una vicenda, ancora tutta da chiarire, come sostiene la figlia Anna.

«Non riusciamo ancora a capacitarsi di questa morte, non ci sono chiari i motivi della caduta», dichiara, «i medici hanno escluso un qualsiasi malore o un’emorragia, per questo ci sono ancora delle indagini in corso. Papà, due ore dopo la caduta, è stato trasferito dall’ospedale di Castelfranco a quello di Treviso per subire una delicata operazione chirurgica alla testa, resa necessaria dalla caduta violenta. Vogliamo capire il motivo preciso della caduta, dal momento che i medici hanno escluso che si sia trattato di un malore e quindi una persona non cade senza aver alcun tipo di malore».

Senza escludere l’ipotesi che la caduta possa essere stata accidentale e Mario possa essere caduto da solo, i familiari vogliono vederci chiaro e capire esattamente quali sono state le cause di questo incidente che per loro rimane a un piccolo mistero irrisolto.

«Mio padre», ribadisce Anna, «quando è entrato al supermercato stava bene. Vi è uscito in barella in uno stato di coma». Dopo l’intervento chirurgico subìto, Rossi è sempre rimasto in terapia intensiva, non si è più ripreso.

Era in pensione da 13 anni, aveva lavorato alla Geconf, divenuta la Commerciale Veneto Abbigliamento.

Persona solare, estroversa, amante della compagnia, seguiva vivacemente la Juventus, il calcio in genere e il ciclismo. Fra le sue passioni anche l’allevamento di conigli.

Questa sera alle 19.30 in chiesa a Cavasagra ci sarà la recita del rosario e domani alle 15 saranno celebrati i funerali. Lascia la moglie Rita, che aveva sposato 31 anni fa, la figlia Anna con il genero Diego e la piccola Gaia di soli 8 mesi.

Dario Guerra

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