Acquisto di Case Marian ora la Pro Loco si spacca

CISON DI VALMARINO. Bufera sulla Pro Loco in consiglio comunale. Fanno discutere i 600 mila euro (ma si tratta al ribasso) che i volontari stanno per spendere per l’acquisto delle Case Marian, una delle sedi principali di Artigianato Vivo, messe in vendita dal proprietario: il titolare del mobilificio Callesella. Crepe anche all’interno della stessa Pro Loco: qualcuno ha minacciato le dimissioni. Nell’ultimo consiglio comunale del sindaco Cristina Pin, mercoledì sera, l’amministrazione era chiamata a votare «il favorevole indirizzo all’acquisizione, assieme alla Pro Loco di Cison di Valmarino». La votazione finale ha dato esito positivo, ma la discussione è stata quanto mai accesa. «Si tratta di un momento storico per il Comune di Cison», ha ricordato Cristina Munno dai banchi dell’opposizione. Meno tenero l’intervento di Costantino Salton, capogruppo di “Insieme”: «Questa Pro Loco mi sembra stia assumendo quasi un aspetto di holding economico finanziaria, più che una vera associazione di volontari. Non deve trascurare altri aspetti del suo statuto». Il sindaco Cristina Pin, dal canto suo, ha ribadito la bontà dell’operato dei volontari, e la necessità di acquisire Case Marian per evitare che cadano in mano di un privato, non interessato a valorizzare il loro ruolo centrale durante Artigianato Vivo, Stelle di Natale, Assaporando Cison. Gli animi si sono scaldati durante l’intervento del consigliere indipendente Alberto Resera, che alla fine ha comunque espresso voto favorevole per mostrare il proprio sostegno alla Pro Loco. Resera ha sollevato una serie di perplessità: «Questa faccenda è stata gestita male. Ho chiesto a un tecnico di stimare il valore dell’area, mi è stato comunicato che si aggira sui 450-500 mila euro, non 600 mila. Poi bisognerà aggiungere i soldi per restaurare gli immobili, il rischio è che la Pro Loco si dissangui». Qualcuno, in seno alla Pro Loco, anche per questi motivi non era d’accordo con l’operazione: «Mi preoccupa questa frattura, che va ricomposta. I volontari si sono divisi, bisogna recuperarli e restare al loro fianco. Quando, nel 2006, decisero per l’acquisizione delle Cantine Brandolini, il loro gruppo era molto più compatto». Durante il consiglio, il presidente della Pro Loco Bruno Possamai stava trattando con Callesella. Si attende la conclusione ufficiale dell’operazione, ma sembra che le parti si accorderanno a una cifra inferiore rispetto ai 600 mila euro pattuiti. A fine consiglio è tornato il sereno: l’amministrazione è al fianco dei volontari. Il Comune sarà proprietario del terreno, che sarà concesso alla Pro Loco per 99 anni. Oltre agli eventi turistici, sarà ricavato lo spazio per alcuni parcheggi.
Andrea De Polo
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