A Cornuda la prima casa di paglia: un corso nel cantiere

È l’ultima via intrapresa dall’edilizia contemporanea: una famiglia pronta a spiegare l’approccio ai materiali

CORNUDA. L’autore dei Tre porcellini dovrebbe cambiare gran parte della famosa storiella, se il lupo cattivo si trovasse di fronte alle nuove case costruite in paglia. Non è una curiosa revisione artistica, ma le case in balle di paglia ora esistono davvero. E costituiscono l’ultima via intrapresa dall’edilizia contemporanea.

Le prime case di paglia furono costruite negli Stati Uniti verso la fine del 1800. Presero le balle ben pressate e le utilizzarono come struttura portante, come fossero giganti mattoni. L’intuizione poi non cadde nel vuoto. A partire da quella sperimentazione ci sono stati notevoli progressi ed evidenti conferme. Tant’è che in Francia e Inghilterra si costruisce anche così. Mentre il Italia il fenomeno è molto marginale.

Solo Stefano Soldati, titolare dell’Azienda Agricola La Boa, a Pramaggiore (Venezia) ha deciso di formarsi e credere che la paglia rappresenti davvero un’alternativa. Dai suoi sforzi promozionali e tour formativi, nasce l’avventura della famiglia Bedin di Cornuda, che ha deciso di costruire in paglia. L’abitazione sta perciò nascendo intorno ad una struttura in legno e con muri interamente in balle, «che intendiamo costruire da soli, in autocostruzione, mediante l'aiuto di familiari, amici, ed eventuali volontari interessati». Sottolineano i proprietari. Ma perché scegliere la paglia? Una casa di paglia è molto solida e resistente - spiegano - regala un perfetto isolamento termico ed acustico, ed è altamente traspirante (e quindi non si forma umidità). Inoltre risponde in maniera eccellente agli eventi sismici: in caso di terremoto infatti, la sua struttura flessibile impedisce il crollo. Infine per i più profani, non si rischiano facili incendi, perché la paglia pressata contiene poco ossigeno e quindi non permette la combustione. I Bedin vogliono promuovere questo nuovo approccio alla casa e ai materiali, organizzando un corso nel loro cantiere. L’evento si tiene dal 12 al 14 luglio, a Cornuda, in via Piave, 33. Per partecipare, iscrizione nel sito www.laboa.org.

Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso